J.K. Rowling incontra i fan a New York

Siamo quasi giunti al termine della lunga serie di eventi a cui J.K. Rowling ha partecipato per promuovere il suo nuovo libro per adulti, The Casual Vacancy. Il 16 ottobre, l’autrice si trovava al David Koch Theater di New York per una nuova intervista e un incontro con i fan. Cliccate su Leggi Tutto per vedere il video.

A introdurre J.K. Rowling è stato proprio Michael Pietsch, editore della casa editrice del nuovo romanzo, la Little, Brown and Co, mentre l’intervista è stata condotta dalla scrittrice americana, Ann Patchett.
Ogni volta che J.K. Rowling incontra il pubblico è sempre un’emozione per i numerosi fan che presenziano all’evento e il pubblico americano ha risposto con grande entusiasmo a questo evento.

Ecco un assaggio dell’intervista:

A. Patchett: Come scrittrice e libraia, posso dirti che tu hai fatto di più per la lettura di chiunque altro nella mia vita. Con le tue sole forze, hai tenuto viva la lettura.
J.K. Rowling: No, no, aspetta…troppa responsabilità.
A. Patchett: Quando ho aperto la mia libreria, mi hanno detto ‘Devi avere una grande sezione di libri per bambini perché, se vuoi i lettori, li devi crescere tu stesso. Ed è esattamente quello che hai fatto. Hai cresciuto un gruppo di lettori in tutto il mondo e hai fatto sì che potessimo ancora leggere e vendere libri.

A. Patchett: Con Harry Potter hai creato il più grande eroe di tutta la letteratura per ragazzi e, in The Casual Vacancy, l’eroe, Barry Fairbrother, muore nelle prime due pagine. Com’è stato scrivere un libro che manca non solo di un eroe, ma anche di personaggi centrali?
J.K. Rowling: Questa è veramente una bella domanda. La più grande sfida di questo libro è stata (ed è una cosa triste da dire, ma gli scrittori capiranno) la struttura del libro. Questo non è un libro lineare e non ha un personaggio centrale. Quindi la sfida più grande non è stato scrivere un libro ambientato nel mondo contemporaneo e reale senza ricorrere alla magia, come molti pensano, il che può sembrare molto noioso. La vera sfida è stata la struttura del libro a cui ho veramente dedicato tanto lavoro. Per quanto mi riguarda, ci sono un paio di eroi nel libro e direi che, per me, questi due eroi sono Krystal e Sukhvinder.

All’inizio sono viste come vittime, ma poi be’ ci sarà un motivo se il libro finisce in un certo modo…ho trascorso la mia vita tentando di non spoilerare nulla dei miei libri, quindi se lo avete letto capite a cosa mi riferisco, se non l’avete ancora letto, be’ ricordatevi di cosa vi ho detto.

Qui sotto, potete vedere tutta l’intervista:

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