Domani debutterà in via ufficiosa, attraverso alcune anteprime, Harry Potter and the Cursed Child, il sequel teatrale di Harry Potter.
Per l’occasione il NY Times ha dedicato un lungo pezzo alla rappresentazione, con alcune interviste ai protagonisti e agli autori dietro le quinte.
Il regista John Tiffany, per esempio, ha svelato come inizierà lo spettacolo:
Ci sono già tutti i semi; si comincia con la scena alla stazione ferroviaria. Posso dirlo, vero? Comunque, è sempre stato chiaro che [J.K. Rowling] ci avrebbe permesso di prendere quei personaggi e partire da lì con le nostre idee.
Insomma, Cursed Child partirà letteralmente da come si è concluso I Doni della Morte, con i Potter e i Granger-Weasley al Binario 9 e 3/4.
Sulla genesi dell’opera, i produttori Sonia Friedman e Colin Callender hanno spiegato che l’idea di partenza non è stata di J.K. Rowling:
È stata nostra. Sapevamo che molti altri produttori l’avevano contattata e lei aveva respinto le loro proposte. Questo perché si tratta di idee su musical e spettacoli in grandi arene. Noi siamo andati da lei con l’idea di una rappresentazione semplice. Non volevamo adattare un romanzo, ma semplicemente esplorare come Harry, da orfano, avrebbe fatto i conti con cosa significa essere un genitore.
John Tiffany ha poi aggiunto sulla collaborazione con la scrittrice:
Jo Rowling è stata incredibilmente generosa. Avevo già un debole per lei perché anni fa aveva l’abitudine di venire a scrivere nel caffè del Traverse Theater di Edimburgo, mentre preparavo uno spettacolo. È stato solamente dopo l’uscita del primo libro che mi sono reso conto che era lei quella che sorseggiava un cappuccino per quattro ore. Quando ci siamo incontrati per parlare della rappresentazione, mi chiese: “Secondo te di cosa parla Harry Potter?”, io risposi: “Di come si possa fare i conti con la morte e il dolore”. Ci fu un lampo nei suoi occhi. Avrei potuto rispondere che tratta di magia, di scope volanti e di trasformazioni, ma feci la scelta giusta.
Tratto da un racconto originale di J.K. Rowling, Jack Thorne e John Tiffany, Harry Potter and the Cursed Child è una nuova rappresentazione tetrale diretta da Jack Thorne. È l’ottava storia della serie di Harry Potter nonché la prima ad approdare sul palcoscenico.
Questa la trama:
È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è di certo più facile adesso che è un dipendente del Ministero della Magia oberato di lavoro, un marito e padre di tre bambini in età scolare.
Mentre Harry si ritrova a gestire un passato che si rifiuta di rimanere nel posto cui appartiene, il suo figlio più giovane Albus lotta con il fardello dell’eredità di una famiglia e del peso della fama che non ha mai voluto. Con il passato e il presente che si fondono sinistramente in un tutt’uno, padre e figlio impareranno una verità scomoda: a volte, l’oscurità proviene dai posti più inaspettati.