Com’è stato tornare in questo mondo magico o entrarci per la prima volta?

Katherine Waterston: Amo come J.K. Rowling scrive i suoi personaggi, sono tutti così ricchi e complessi. Ho apprezzato molto dove ha deciso di portare Tina in questo secondo film. La sfida era renderla sempre la stessa ma risolvere alcune questioni in sospeso. Adesso è tornata a essere un Auror, ma le manca ancora molta sicurezza: deve fare i conti con problemi personali e..romantici. Adoro il fatto che non sia una semplice “donna forte”. Ha le sue forze, ma anche delle debolezze. Ed è questo che la rende speciale.

Alison Sudol: Semplicemente splendido. So che è folle dirlo, ma con il primo film non mi è sembrato di girare un blockbuster. Era tutto così intimo, così chiuso. Mi sentivo al sicuro, protetta, perché nessuno conosceva questi personaggi. Adesso quindi sento un po’ di pressione. Per questo secondo film mi sono chiesta come portare in avanti il mio personaggio mantenendone l’essenza.

Ezra Miller: Quando ho girato il primo film ho pensato di aver raggiunto il culmine, il picco di tutto. Di aver fatto il miglior sesso della mia vita. Poi è arrivato questo film, e visti tutti i collegamenti con i film di Harry Potter è diventato questo il miglior sesso della mia vita. Non so, dobbiamo parlare di Parigi? E non sono di Beauxbatons, ma del Ministero della Magia francese!

Callum Turner: Ero molto nervoso di unirmi a questo film, si tratta di un grande franchise e non voglio deludere nessuno. Interpretare il fratello maggiore di Newt è stato fantastico, definirei il nostro rapporto particolarmente intrigante. Vedrete!

Zoe Kravitz: Cosa c’è di meglio di un film che tratta di magia? A noi attori piace giocare a essere qualcun altro, perciò recitare in un film come questo è un sogno. Mi sono sentita davvero tanto accolta.

Claudia Kim: Io ero terrorizzata all’idea di deludere J.K. Rowling, perciò spero che possa apprezzare il mio lavoro. Sono d’accordo con gli altri sul fatto che mi sono sentita accolta come da una famiglia. Quanto al mio ruolo, devo dire che al cinema non è mai comparso un Maledictus, perciò è eccitante.

Jude Law: La definirei un’opportunità unica. Sappiamo cosa succederà a Silente visto che è spiegato nei libri, ma non sappiamo cosa gli è successo esattamente negli anni in cui sono ambientati questi film. Ci sono segreti e aspetti della sua personalità che non sono stati trattati. Il bello di questa serie, poi, è che si prende il suo tempo per analizzare gli aspetti che ho appena menzionato. Nessuno sente l’esigenze di spiattellare tutte le informazioni sin da subito, ed è giusto che sia così. Quello che amo dei personaggi di J.K. Rowling è che tutti hanno un lato oscuro. Anche personaggi tanto amati come Silente. E lei li tratta esattamente come tutti gli altri, non li giudica.

Jude, come ti sei preparato al ruolo e quanto ti ha rivelato in proposito J.K. Rowling?

Ammetto che ho pensato di leggere i libri, ma alla fine ho deciso di concentrarmi sulla sceneggiatura. Come dicevo, troveremo un Silente molto diverso da quello che abbiamo conosciuto, perciò non sarebbe stato giusto prendere troppo spunto da quello di cui si racconta nei libri o quello interpretato nei film. Con J.K. Rowling ho scambiato più di qualche parola in proposito: mi ha detto alcuni dettagli, mi ha aiutato a fare un po’ di chiarezza, ma non so proprio tutto.