Harry Potter arriva su iTunes: Il Prigioniero di Azkaban – Speciale

Terzo appuntamento con la nostra riscoperta dei film di Harry Potter alla luce dell’approdo degli stessi su iTunes.

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Gli adattamenti cinematografici dei romanzi della saga fantasy di J.K. Rowling sono disponibili sullo store, in una sezione dedicata nella home page film e home page libri, arricchiti dalla traccia Dolby Digital 5.1 sia in Italiano che in lingua originale e da svariati contenuti speciali di cui vi proponiamo un’analisi in calce.

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban è il terzo film della serie fantasy prodotta dalla Warner Bros. Pictures, nonché il primo a uscire in estate. Chris Columbus, regista dei primi due episodi, figura qui solamente in veste di produttore esecutivo cedendo il timone della regia a Alfonso Cuaròn, regista messicano di La Piccola PrincipessaY tu mamá también – Anche tua madre.

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SAPEVATE CHE…?

  • La melodia che canta il coro di Hogwarts è una variante di quella recitata da tre streghe in “Macbeth” diWilliam Shakespeare, riadattata da John Williams e da Alfonso Cuaròn. Una frase – “Something Wicked This Way Comes” – fu addirittura usata per la promozione del film. Nel romanzo dell’autore inglese le battute sono pronunciate da tre streghe, definite”Weird Sisters”. Caso vuole, poi, che le  “Weird Sisters” siano anche una band molto popolare tra i maghi nei romanzi della serie (in italiano sono noti come Le Sorelle Stravagarie).
  • Quando Ron mostra ad Harry la foto di tutta la famiglia Weasley in Egitto è possibile vedereCharlie e Bill Weasley, mai mostrati nei film. Il ruolo di Bill Weasley nei Doni della Morte: Parte 1 fu poi affidato a Domhnall Gleeson.
  • Dudley Dursley nel film non ha battute. Si limita a ridere e a guardare la Tv.
  • Il team degli effetti speciali impiegò sei mesi per creare i Dissennatori. Ad Alfonso Cuaròn inizialmente non piacevano le tecniche CGI, voleva utilizzare tecniche più tradizionali, come i burattini. Il regista si rivolse infatti al burattinaio Basil Twist che gli mostrò alcune tecniche con dei burattini immersi nell’acqua che in slow motion rendevano un bellissimo effetto. Ma sarebbe stato quasi impossibile e molto costoso da realizzare, così decisero di utilizzare la CGI.
  • Le riprese furono rallentate a causa di atti di vandalismo ai danni della locomotiva che funge da Espresso per Hogwarts.
  • Il set di Mielandia fu “riciclato” dal negozio di bacchette di Olivander in Harry Potter e la Pietra Filosofale e per il Ghirigoro in Harry Potter e la Camera dei Segreti.
  • Gary Oldman accettò il ruolo principalmente per motivi economici: aveva bisogno di un lavoro dato che non lavorava da più di un anno.
  • Una clausola nel contratto di Alfonso Cuaròn gli proibiva di dire parolacce davanti ai ragazzi sul set.
  • Poiché era troppo occupato con la post-produzione del film, Alfonso rifiutò di dirigere Harry Potter e il Calice di Fuoco che in seguito fu offerto a Mike Newell.
  • Per conoscere meglio i personaggi, Alfonso chiese a Dan, Rupert e Emma di scrivere un saggio su Harry, Ron e Hermione. Emma consegnò un saggio di 16 pagine, Daniel scrisse un riassunto di una pagina e Rupert niente. “È così che farebbe il mio personaggio” si giustificò.

…Tutte le altre curiosità nella nostra sezione

Cosa bolle nel calderone?

CONTENUTI SPECIALI

  • Creating the World: Creatures (10 minuti, 45 secondi) – Il terzo documentario è inedito per il mercato italiano dal momento che le Ultimate Edition dei film della saga non sono state messe in commercio dal terzo film in poi. Lo speciale ci porta alla scoperta dell’immenso, articolato e visionario mondo del reparto che si occupa di ideazione, creazione e realizzazione di tutte le magiche creature che vediamo nei film. È il caso di Aragog per la Camera dei Segreti, un gigantesco aracnide in animatronic presente fisicamente sul set, dell’Ungaro Spinato nel Calice di Fuoco per poi passare alle altre numerose creature come i Dissennatori (con qualche sguardo inedito alla scena di apertura dell’Ordine della Fenice), Fierobecco l’ippogrifo e molti altri.

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  • The Magic Touch of Harry Potter (42 minuti, 28 secondi) – questo rarissimo e lungo documentario televisivo era stato trasmesso poco prima dell’uscita del terzo episodio nelle sale cinematografiche di tutto il mondo e si tratta di una commovente presentazione di quello che già all’epoca era stato il successo del franchise, focalizzandosi sui suoi grandi protagonisti ed interpreti, su J.K. Rowling , sul suo rapporto coi registi e i giovanissimi del cast, sulla difficoltà dell’adattamento e sulle grandi magie e aspettative che questa saga ancora doveva regalare al mondo.

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  • Something Wicked This Way Comes (13 minuti, 2 secondi) – documentario risalente al 2004 e già inserito tra i contenuti speciali dell’edizione Home Video del Prigioniero di Azkaban. Ci regala uno sguardo generale sulla produzione del film focalizzandosi sulle new entry tra cui Gary Oldman, Emma Thompson, Michael Gambon, David Thewlis e, ovviamente, il nuovo regista Alfonso Cuaròn, arrivato come una ventata di aria fresca per la saga.
  • The Making of Harry Potter and the Prisoner of Azkaban (10 minuti, 2 secondi) – anche questo contenuto è preso direttamente dalla versione Home Video del 2004, ma in questo caso sono Dan, Rupert e Emma a presentarci i contenuti inediti e a guidarci in questo documentario fatto di dietro le quinte e dichiarazioni sul significato più intimo del terzo film: Harry capisce che le sue più grandi paure e debolezze arrivano proprio da lui e da quello che ha vissuto, e proprio guardando dentro di sé troverà la forza per affrontarle e vincerle.
  • Inside the Creatures Shop (8 minuti, 27 secondi) – documentario complementare al primo che ci accompagna all’interno di un enorme “negozio” di creature, modellini CGI, animatronics, protesi e molto altro; un posto dove ogni singola fase della creazione di una determinata creatura viene conservata per evidenziarne il processo creativo. Degne di note sono la sala dei calchi (ogni singolo attore e creatura ha almeno un calco pronto alla realizzazione) e la stanza degli animatronic che ci mostra la meticolosità con cui ognuna di queste meraviglie tecnologiche viene realizzata – capello per capello, piuma per piuma – in maniera così realistica da sembrare vera. A mozzare il fiato ci sono i 7 metri di Basilisco e l’Ungaro Spinato con all’interno un vero e proprio lanciafiamme!

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